Fleet manager: che lavoro fa e quali competenze deve avere
La gestione del parco macchine aziendale colpisce e affonda se non è fatta da un fleet manager con buone competenze e giusta attitudine al lavoro organizzativo. Se giochi anche tu la battaglia navale di imprenditori e imprenditrici che devono far fronte alla gestione della flotta aziendale, sei nella pagina giusta.
Alla tua impresa può servire qualcuno che assolva alle mansioni di mobility manager aziendale. Qui ti spieghiamo che cosa fa la figura professionale che gestisce le auto dell’azienda, quali competenze deve avere e perché è vantaggioso il noleggio della flotta aziendale.
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Cosa si intende per flotta aziendale
La parola inglese “fleet” significa “flotta”, e nel contesto professionale fa proprio riferimento alla cosiddetta “flotta aziendale”.
Dunque, un fleet manager, o mobility manager, svolgerà le proprie attività per la gestione di una flotta facente capo alla direzione generale dell’impresa. Ma di che cosa si tratta?
Una flotta aziendale è un insieme di veicoli, adibiti al trasporto di persone o merci, che un’azienda mette a disposizione del proprio personale dipendente.
Quali sono i compiti del fleet manager
I compiti della figura professionale denominata “fleet manager” sono:
- ricerca delle vetture adatte alle esigenze di mobilità aziendali;
- gestione del personale che sarà incaricato di guidare i veicoli;
- gestione degli interventi di manutenzione;
- controllo dei costi operativi.
Il ruolo in evoluzione del mobility manager richiede abilità che spaziano dalla gestione dei percorsi all’analisi dei dati e alla collaborazione con fornitori di servizi.
La crescente importanza di queste figure all’interno delle aziende riflette la necessità di affrontare in modo strategico le sfide di una mobilità sostenibile.
Fleet manager: stipendio e competenze
Il ruolo di mobility manager, o fleet manager, richiede competenze specializzate in risposta alla crescente complessità delle esigenze professionali. La funzione primaria del mobility manager aziendale è la gestione dei veicoli usati per gli spostamenti del personale commerciale e i percorsi casa-lavoro dei dipendenti.
L’obiettivo è ridurre l’uso dei mezzi di trasporto privati, ottimizzarne l’utilizzo, comprendendo anche le vetture aziendali. Questo scopo viene raggiunto attraverso una migliore organizzazione degli orari lavorativi, che mira a evitare il traffico, e attraverso alternative di mobilità condivise e sostenibili.
Dunque, la competenza più importante di un fleet manager è l’organizzazione e la capacità di avvalersi di software specifici.
Altre competenze del fleet manager
Un’altra competenza cruciale di chi ricopre il ruolo di fleet manager è saper creare modelli analitici e strumenti di gestione dei dati. Questi strumenti rendono possibile il monitoraggio e il confronto tra diverse soluzioni di mobilità per determinare l’efficacia di ciascuna.
Anche le capacità relazionali sono essenziali: infatti, il mobility manager aziendale deve interagire con i fornitori di servizi al fine di sviluppare sistemi integrati che supportino la mobilità dei dipendenti.
I fleet manager in Italia
Secondo Euromobility, in Italia attualmente operano circa 850 mobility manager, di cui 750 sono professionisti che lavorano in azienda.
Malgrado l’importanza di questa figura professionale, il numero di mobility manager rimane limitato, considerando l’obiettivo delle Istituzioni di introdurre, nel breve periodo, figure specializzate in mobilità all’interno di ogni media e grande impresa.
Le leggi per la mobilità aziendale sostenibile
La legislazione italiana stabilisce chiaramente i doveri delle imprese di medie e grandi dimensioni riguardo alla mobilità aziendale.
Un passo importante in questo contesto è stato l’istituzione dell’obbligo per aziende ed enti pubblici con più di 100 dipendenti di introdurre la figura del mobility manager con il Decreto Rilancio (DL 34/2020). Si tratta di un’”evoluzione” di quanto precedentemente stabilito dal Decreto 179/1998 del Ministero dell’Ambiente: il dispositivo imponeva la nomina di un responsabile per la mobilità aziendale solamente alle imprese con oltre 300 dipendenti.
In più, il Decreto interministeriale 179/2021 ha definito le nuove linee guida per il Piano degli spostamenti casa -lavoro (PSCL), obbligatorio per aziende e pubbliche amministrazioni con più di 100 dipendenti.
La lunga strada verso una mobilità sostenibile
Le nuove norme sulla gestione delle flotte aziendali sono funzionali all’obiettivo di realizzare una mobilità sostenibile anche grazie all’impegno delle imprese. Sarebbero però necessarie ulteriori risorse finanziarie e nuovi incentivi, oltre a quelli già previsti in Italia per il noleggio a lungo termine di veicoli ecologici come le auto elettriche.
Noleggio della flotta aziendale
Il noleggio della flotta aziendale a medio o lungo termine è uno strumento eccellente per chi svolge le mansioni di fleet manager.
Infatti, questa possibilità di gestione del parco auto aziendale permette di coniugare tre esigenze fondamentali:
- ecosostenibilità;
- riduzione dei costi;
- flessibilità.
Grazie al noleggio a medio o lungo termine delle auto aziendali è possibile comporre una flotta tutta green, scegliendo i veicoli più ecologici attualmente disponibili.
Il noleggio offre la massima flessibilità in modo da far fronte a picchi di lavoro senza sostenere investimenti elevati.
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