Automobili Euro 7: motori, caratteristiche e sostenibilità
I cambiamenti sono spesso medicine amarognole per un futuro migliore: è il caso della normativa alla base dello sviluppo delle nuove automobili Euro 7 con motori benzina o diesel più efficienti e meno inquinanti.
Che cosa comportano i nuovi standard per le case di produzione e la nostra quotidianità? Quali sono le direttive più significative? E le differenze rispetto all’Euro6.2? Da quando cambierà tutto? Ecco alcuni degli interrogativi a cui rispondiamo brevemente in questa pagina.
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Che cosa significa Euro 7 per le automobili?
La normativa Euro 7 rappresenta il nuovo standard europeo per ridurre le emissioni inquinanti dei veicoli a combustione interna. Rispetto agli standard precedenti, le nuove direttive non si limitano a regolamentare i gas di scarico, ma prendono in considerazione anche le particelle emesse da freni e pneumatici. Inoltre, fissano requisiti minimi per la durata delle batterie dei veicoli elettrici. Con l’introduzione di limiti più stringenti, la classe ambientale Euro 7 permette di ridurre le emissioni di particolato e ossidi di azoto (NOx) e contribuisce ad avvicinarsi sempre di più agli obiettivi del Green Deal europeo. Il regolamento riguarda sia i veicoli leggeri, come auto e furgoni, sia quelli pesanti, con date di entrata in vigore scaglionate tra il 2025 e il 2027.
Normativa Euro 7: requisiti e obiettivi ambientali
Le norme del nuovo standard Euro 7 sono state stabilite per migliorare la qualità dell’aria attraverso una significativa riduzione delle emissioni nocive. Per i veicoli leggeri con motore diesel, prevedono un abbattimento del 35% delle emissioni di NOx: la soglia massima consentita passa da 80 mg/km a 60 mg/km.
Per quanto riguarda il particolato, la riduzione per auto endotermiche deve essere del 27%. I limiti si applicano non solo al motore, ma anche ad altre fonti di inquinamento come freni e pneumatici. Per i veicoli pesanti, le restrizioni sono ancora più severe: emissioni di NOx devono essere diminuite dell’80%. L’obiettivo è limitare l’impatto ambientale dei trasporti su strada, in linea con gli impegni europei per la decarbonizzazione e la transizione verso una mobilità più sostenibile.
Euro 6.2 vs Euro 7: quali sono le differenze
Lo standard Euro 6.2 aveva introdotto particolari test su strada per la misurazione delle emissioni di CO2 più veritieri rispetto a quelli di laboratorio: si tratta di prove che, quindi, permettono di ottenere un valore più vicino ai livelli di inquinamento reali prodotti dall’uso quotidiano di una vettura.
L’Euro 7 introduce limiti più rigidi per le emissioni inquinanti e considera nuove categorie di particelle, come quelle derivate da freni e pneumatici. Inoltre, lo standard Euro 7 richiede che i veicoli rispettino le soglie di emissioni non solo in fase di omologazione, ma per tutta la loro vita utile. Questo rappresenta un importante cambiamento rispetto all’Euro 6.
Quando entrerà in vigore lo standard Euro 7?
Le date dell’entrata in vigore effettiva delle norme Euro 7 sono due:
- 1° luglio 2025 per auto e furgoni;
- 1° luglio 2027 per i veicoli pesanti.
Le due scadenze rappresentano una sfida per le aziende produttrici, che devono adeguare i loro modelli ai nuovi standard in tempi brevi. Nonostante le richieste di posticipare l’implementazione, l’Unione Europea ha confermato il calendario per rispettare gli obiettivi ambientali. L’introduzione della normativa obbliga i costruttori a cercare e sviluppare tecnologie innovative, ma comporta anche un aumento dei costi di produzione, che potrebbe riflettersi sui prezzi. Ecco perché ancora una volta il noleggio a lungo termine, si propone come una scelta avveduta che assicura risparmio, comfort, flessibilità e sonni tranquilli.
I motori Euro 7
Per essere conformi alle regole introdotte con la nuova normativa, i motori Euro 7 devono essere dotati di filtri più efficaci nel neutralizzare le emissioni. Occorre che i sistemi siano più compatti in modo che i filtri siano installati nel punto più alto, ossia più a monte, per sfruttare il calore dei gas di scarico e favorire la rigenerazione, cioè l’ossidazione delle particelle incombuste. Inoltre, le nuove direttive impongono che i filtri antiparticolato siano montati anche su tutte le automobili a benzina, non solo sui diesel.
Motori diesel Euro 7: un’evoluzione sostenibile?
I motori diesel Euro 7 rappresentano un passo avanti verso una maggiore sostenibilità, grazie a tecnologie avanzate per ridurre ulteriormente le emissioni di NOx e particolato. Tuttavia, l’adeguamento alle nuove regole richiederà l’introduzione di sistemi complessi e costosi, come il doppio catalizzatore e filtri più efficienti. Nonostante queste innovazioni, il diesel ha un futuro incerto, dato il progressivo spostamento verso alimentazioni alternative, elettriche e ibride. Le case automobilistiche devono bilanciare l’efficienza dei nuovi motori con i costi aggiuntivi, che influenzano la competitività della tecnologia.
Noleggio a lungo termine e automobili Euro 7
I nuovi standard sulle emissioni per le autovetture sono un gran bene per l’ambiente e la salute, ma fanno soffrire il portafoglio. Al momento, le tecnologie più all’avanguardia nella riduzione delle emissioni nocive comportano costi di produzione più alti che inevitabilmente influiscono sui prezzi al pubblico. Ma grazie al noleggio a lungo termine la mobilità sostenibile entra a far parte delle nostre vite senza grandi investimenti.
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