Colonnine ricarica auto elettriche: in autostrada raddoppiano

Raddoppia il numero delle colonnine di ricarica delle auto elettriche in autostrada. È successo nel corso dell’ultimo anno, per la gioia di chi già si avventura in vacanza e in viaggi di lavoro con un veicolo elettrico, soprattutto grazie ad Autostrade per l’Italia (ASPI). Si stima che il 77% delle nuove installazioni si debba proprio al suo intervento lungo i 3.000 chilometri che gestisce sul totale di 7.000. L’incremento così notevole rappresenta una svolta significativa per la mobilità tutta a batteria.

C’è, però, un “ma”: il numero di attacchi alla rete elettrica ad alta potenza è ancora limitato e limita la comodità di far lunghi spostamenti con vetture BEV (battery electric vehicle). Tuttavia, un’automobile non è per sempre, ma solo fin quando l’intesa tra assetto di guida e automobilista funziona.

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Come cambia la mobilità grazie alle colonnine di ricarica

La mobilità in Italia ha registrato una svolta nell’ultimo anno: una notevole espansione della rete di ricarica per le vetture elettriche lungo le autostrade. Il dato fa ben sperare per una trasformazione ecologica delle modalità di spostamento, ma c’è un neo: l’accesso alla ricarica ad alta potenza è disponibile solo in poche stazioni di servizio autostradali.

Solo le colonnine di ricarica per automobili elettriche garantiscono tempi di “rifornimento” delle batterie compatibili con viaggi lunghi. Dunque, il numero esiguo di attacchi alla rete elettrica di questo tipo rappresenta un punto critico per la diffusione di veicoli BEV sul territorio, cioè battery electric vehicle.

Uno studio ci dà i numeri: diffusione delle colonnine di ricarica

Dati e tendenze emergono dal report annuale di insideevs.it, portale specializzato nella mobilità elettrica. Intitolato “La mappa delle colonnine in autostrada 2023”, lo studio ha esaminato la presenza delle infrastrutture necessarie per i viaggi in auto elettrica in Italia. L’elemento più significativo rilevato è la crescita del numero di colonnine di ricarica disponibili.
D’altra parte, l’analisi mette in luce un divario marcato tra il nord e il sud del paese nelle possibilità di accesso alla rete.

Nei paragrafi successivi, puoi leggere com’è delineata la mappa delle colonnine di ricarica delle auto elettriche lungo le autostrade italiane.

Una mappa delle colonnine di ricarica delle auto elettriche

Il report rivela che Lombardia ed Emilia-Romagna vantano un numero significativamente superiore di colonnine di ricarica rispetto al meridione.
Questa disparità geografica rappresenta una sfida nella promozione della mobilità elettrica in tutto il paese. Il rapporto considera esclusivamente le colonnine di ricarica posizionate all’interno delle stazioni di servizio autostradali e si concentra sulle colonnine ad alta potenza, cioè quelle che erogano corrente continua a 100 kW o più.
Questo tipo di ricarica è essenziale per rendere fattibile il viaggio in auto elettrica: infatti, riduce il tempo di alimentazione anche a meno di trenta minuti. In più, fa sì che sia più facile trovare colonnine libere per attaccarsi alla rete elettrica.

Quante colonnine di ricarica ci sono

Il rapporto evidenzia che su un totale di 476 stazioni di servizio autostradali, offrono la ricarica ad alta potenza solo 92, cioè solo il 19%, attraverso 406 punti di ricarica.

Questo significa che la rete di colonnine di ricarica è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente, ma rimane comunque un ampliamento notevole da realizzare. Per quanto riguarda le disparità geografiche, si evidenzia che il settentrione presenta quasi il quadruplo delle aree di servizio con ricarica rispetto al meridione. Un altro aspetto analizzato nel rapporto è la “densità” delle colonnine, cioè il numero di aree di servizio con punti di ricarica ogni 100 km.

In questa classifica, l’Umbria si posiziona al primo posto con 5,08 aree di servizio con colonnine ad alta potenza ogni 100 km. Tuttavia, sul dato influisce la lunghezza limitata delle autostrade nella regione, come è anche il caso delle Marche. Anche Emilia-Romagna, Lazio e Liguria hanno una buona densità di punti di ricarica ad alta potenza.

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